Cittadinanza

Rinnovato il Patto di condivisione tra Comunità islamica e Città di Torino in occasione della Giornata internazionale contro l’Islamofobia

In occasione della prima giornata internazionale contro l’Islamofobia la Città di Torino e la comunità islamica torinese, rappresentata dai suoi 21 centri cittadini, hanno rinnovato la firma Patto di Condivisione “Torino e la nostra città” siglato nel 2016. 

Ha rappresentato AIA in questa occasione il presidente Brahim Baya, in rappresentanza della moschea Taiba, e la segretaria Karima Abderrechid, in rappresentanza della moschea Rayan.

بمناسبة اليوم العالمي الأول لمناهضة الإسلاموفوبيا، جددت مدينة تورينو والجالية الإسلامية في المدينة، ممثلة بمراكزها ال21، توقيع ميثاق المشاركة “طورينو ومدينتنا” الموقع في عام 2016.

ومثل جمعية آية في هذه المناسبة الرئيس إبراهيم بية، ممثلاً عن مسجد طيبة، والأمينة العامة كريمة عبد الرشيد، ممثلة عن مسجد الريان.

Questi alcuni passaggi dell’intervento di Brahim Baya a nome dei centri islamici della Città:

“Oggi più di 40 mila musulmani vivono in città, circa la metà di questi sono cittadini italiani e gli altri sono in procinto di diventarlo, i musulmani contribuiscono al pari del resto della cittadinanza alla crescita culturale, sociale ed economica della nostra città.

I 21 centri islamici attivi nella nostra città svolgono un ruolo fondamentale di presidi sul territorio, in quartieri molto complessi della nostra città e sono un punto di riferimento per molti cittadini, giovani ed adulti, a cui offrono ascolto, sostegno sociale e spirituale e molto altro. 

Il patto di condivisione e cittadinanza attiva siglato nel 2016 ha permesso di consolidare e rendere visibile la presenza islamica a Torino, e promuovere l’affermazione dei valori di convivenza e di rispetto reciproco proclamati dalla Costituzione italiana, in quanto la costruzione di una cittadinanza condivisa è un elemento fondante per abbattere i muri della diffidenza, della paura e dello scontro.

La giornata di “Moschee aperte – spazio per tutti” durante la quale i musulmani torinesi hanno fatto entrare la città dentro i loro luoghi di preghiera e comunità e condiviso i pasti della rottura del digiuno durante il mese di Ramadan, sono stati momenti fondamentali per costruire conoscenza e coesione sociale nella nostra città. Nei tre anni in cui è stata organizzata decine di migliaia di torinesi hanno potuto visitare le moschee di Torino, andare al di là dei pregiudizi e degli stereotipi sui musulmani e costruire coesione sociale nei nostri quartieri.

L’esperienza torinese è stata d’ispirazione per diverse città italiane e l’evento Moschee Aperte ha ottenuto un riconoscimento europeo come miglior evento per il dialogo e l’inclusione in tutte le città europee.

Oggi ricorre la giornata internazionale contro l’islamofobia istituita dalle Nazioni unite l’anno scorso con il voto unanime di tutti gli Stati del mondo, la sigla di questo patto in questa occasione conferma l’impegno della nostra città a lavorare insieme alla comunità per sensibilizzare contro questa piaga. 

Tra pochi giorni accogliamo il mese di Ramadan e pertanto si rinnova, dopo tre anni di assenza per il covid, l’appuntamento con le moschee aperte.

L’invito è aperto a tutta la cittadinanza per il prossimo 2 aprile..”

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