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Firma del “Patto di condivisione” tra Città di Torino e centri islamici

Oggi, nella sala delle congregazioni a Palazzo di città, il Sindaco Piero Fassino e i/le rappresentanti dei centri islamici torinesi hanno siglato il “Patto di condivisione” proposto dai centri durante il loro ricevimento dal Sindaco agli inizi di dicembre.
Dopo diverse riunioni di discussione dei vari punti proposti le parti hanno addivenuto ad un test che poggia sui valori della cittadinanza partecipativa, del mutuo rispetto, della condivisione e del dialogo.
La firma rappresenta un momento solenne di coronamento di un lungo lavoro e una più che decennale collaborazione tra le realtà islamiche torinesi e le istituzioni cittadine. Un ruolo centrale nella stipula del Patto è stato giocato dall’assessore Ilda Curti.

 

Testo del Patto di condivisione:

Torino è la nostra città. Un patto di condivisione

Questo “patto di condivisione” tra Centri Islamici e la Città di Torino vuole valorizzare e promuovere il lavoro che, insieme e da molti anni, abbiamo fatto per affermare i valori della convivenza, del rispetto reciproco, della comune conoscenza e del dialogo.
Riteniamo necessario ed importante sottolineare come la costruzione di una cittadinanza condivisa sia elemento fondante per abbattere i muri della diffidenza, della paura e dello scontro.

Torino è la nostra città e con lei condividiamo il presente ed il futuro.

I nostri figli crescono insieme ed è a loro che pensiamo nel promuovere ogni possibile occasione che renda tutti cittadini attivi, interessati al bene comune nel rispetto delle differenze religiose, di origine nazionale, di genere, di cultura.

L’articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana rappresenta il principio in cui tutti ci riconosciamo, sentendoci tutelati e rispettati e, nello stesso tempo, muovendoci alla comune responsabilità di renderlo vivo e praticato quotidianamente.
Riteniamo che l’esperienza torinese possa diventare una modalità da estendere ad altre città e a tutto il territorio nazionale, perché nasce dalla comune visione di cittadinanza e coesione che le Istituzioni, i centri Islamici, le altre fedi religiose, l’associazionismo laico e confessionale, la società civile condividono da tempo.

Torino è da tempo una città plurale. Da tempo sono attive politiche e progettualità che riconoscono il pluralismo religioso come elemento di dialogo, mutuo riconoscimento, rispetto e relazione tra le diverse comunità religiose presenti in città.

  • Dal 2006 è attivo il Comitato Interfedi che, avviato in occasione delle Olimpiadi invernali, raccoglie i rappresentanti delle principali fedi presenti a livello locale ed è una sede significativa di confronto.
  • Da oltre 20 anni nelle scuole pubbliche è riconosciuta la possibilità di avvalersi di regimi alimentari specifici per gli alunni di fedi diverse. Inoltre sono molte le opportunità offerte alle scuole sul tema dell’educazione interculturale e del pluralismo religioso.
  • Dalla metà degli anni ’90 esiste un macello pubblico che consente la macellazione rituale controllata.
  • Nelle Carceri prima e negli ospedali adesso è riconosciuta la presenza di ministri di culto di altre religioni oltre a quella Cattolica.
  • Recentemente l’Aeroporto Sandro Pertini ha inaugurato una sala per la preghiera dei fedeli musulmani, al pari di altre sale presenti per altri culti compresa la religione Cattolica.
  • In seguito alla modifica, nel 2013, del regolamento cimiteriale è possibile la tumulazione rituale per tutte le confessioni – oltre a quelle che hanno l’intesa con lo Stato – che ne facciano richiesta.
  • Sono numerose le occasioni di dialogo interreligioso, iniziative comuni, momenti culturali legati alle particolari festività religiose, che coinvolgono le diverse fedi, impegnata a diverso titolo nell’accompagnamento al dialogo interreligioso. Soprattutto nei quartieri e nei territori cittadini dove sono attivi i Centri Islamici sono numerose le occasioni di dialogo e confronto con le istituzioni locali, le Parrocchie, le scuole, i centri religiosi di altre fedi. Le differenti celebrazioni religiose, dal Natale al Ramadan, vedono collaborazione, scambio e comune partecipazione.
  • La festa di Eid-Al-Fitr, alla presenza di circa 30.000 cittadini di fede musulmana, da 8 anni è aperta dai saluti laici e civili del Sindaco o suo rappresentante e da quelli delle altre principali fedi religiose cittadine: il rappresentante del Vescovo, la Comunità ebraica, le chiese protestanti

Tutto questo rappresenta un capitale sociale e culturale importante di cui dobbiamo sentirci orgogliosi e sul quale intendiamo continuare a lavorare, promuovendo anche questo “patto di condivisione” che renda evidente, leggibile e strutturato il lavoro fin qui fatto.

Anche di fronte alla drammaticità della situazione internazionale e dei gravissimi fatti che in tutte le parti del mondo, compresa l’Europa, mietono vittime innocenti, all’angoscia e alla preoccupazione di tutti noi intendiamo reagire per rivendicare con orgoglio il percorso già fatto, per consolidarlo e rinnovarlo rendendo esplicite le reciproche volontà di una costruzione di una cittadinanza attiva e di partecipazione alla vita della città.

La comunanza e la coesione, la reciproca conoscenza e il dialogo sono e devono essere l’antitodo contro la violenza, lo scontro, l’odio e il fanatismo. Le nostre società possono e devono vivere in pace, nel rispetto delle differenze e dei diritti umani fondamentali.

Proponiamo pertanto:

– Un Coordinamento permanente con le comunità religiose, i luoghi di culto islamici e la Città:
Per aumentare le occasioni di cittadinanza attiva e di partecipazione alla vita della città , la Città di Torino e i Centri Islamici e di preghiera torinesi promuovono un coordinamento permanente, finalizzato ad una trasparente comunicazione, ad una efficace gestione condivisa dei principali eventi cittadini . Il coordinamento, che avrà riunioni periodiche calendarizzate nel tempo, sarà il luogo dove affrontare problematiche, portare idee e progetti, condividere azioni e percorsi di cittadinanza attiva. Sarà il punto di riferimento comune per la promozione e la valorizzazione del lavoro comune. Le modalità operative e organizzative del Coordinamento saranno oggetto di specifici approfondimenti nei prossimi incontri

– Bacheca informativa: essere Cittadini di Torino, anche dentro la Moschea:
Proponiamo uno spazio informativo da collocarsi all’interno di Centri Islamici e luoghi di culto; le comunicazioni del Sindaco, gli eventi interessanti, le risorse ed i servizi che la città può offrire saranno parte dei contenuti che le bacheche dovranno ospitare
Proponiamo che ogni Centro identifichi all’interno della sua comunità di riferimento uno/a o più giovani redattori che, insieme alla Città, possano proporre e redigere i contenuti delle comunicazione. Riteniamo infatti che il ruolo delle giovani generazioni debba essere promosso e valorizzato, in quanto capaci di tessere ponti e relazioni con i loro coetanei, figli di immigrati o meno e con tutta la città in generale
La bacheca è uno spazio di cittadinanza, è un servizio informativo ma è anche la presenza simbolica della Città. La Città è nella moschea, nei luoghi in cui i suoi cittadini esercitano la loro libertà di culto, e le moschee, i luoghi di culto sono nella Città, sono ad essa permeabili.

– Moschee Aperte, Spazio Per Tutti
In questi anni i Centri Islamici torinesi si sono fatti promotori di occasioni di “invito” alla cittadinanza: vicini di casa, scuole, studenti sono stati ospitati all’interno dei luoghi di culto nei quali hanno trovato occasione di dialogo e reciproca conoscenza.
Riteniamo che queste occasioni debbano uscire dalla dimensione strettamente territoriale e di prossimità per diventare parte della programmazione culturale cittadina.
Proponiamo quindi di attivare “la Giornata Europea “Moschea aperta, spazio per tutti.”, che la Città di Torino vuole diffondere in Italia e in tutta Europa.

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